Bianconiglio
e Gegeniglia |
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Dal campanello della porta di casa al clacson passando per la pianola Bontempi... |
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Nè il Bian nè la Gege hanno mai avuto un grande orecchio musicale. In prima media la Musica era materia obbligatoria e il flauto dolce non era poi così ostico ma solo se, come faceva il Bian, si imparava il brano a memoria. Tutto forse a causa di un modo barbaro di descrivere il pentagramma da parte dell'insegnante di Musica: "le note tra le righe si leggono FA LA DO MI dal basso in alto, quelle sulle righe MI SOL SI RE FA dal basso in alto" e la semplice costruzione "le note sono DO RE MI FA SOL LA SI" crollò miseramente... eppure bastava mettere tutto nell'ordine giusto: a sinistra la barbarie, a destra la matematica, ma a quei tempi il Bian non la padroneggiava ancora: sarebbe bastato dire che il pentagramma è un diagramma cartesiano che ha per ascissa il tempo e per ordinata la frequenza... ma qui siamo ancora alle primitive della notazione e il Bian restò all'età della pietra.
Torniamo a noi: 45 dopo 45, poi 33 dopo 33, poi CD dopo CD, tra leggera e classica il Bian riuscì a emergere dalla totale ignoranza melodica e approdò anche all'ascolto della radio per stare al passo con i tempi. La cosa avvenne in concomitanza delle trasferte di lavoro, unendo utile a dilettevole: RTL 102,5 trasmetteva (e trasmette) la rubrica "Non Stop News" dalle 6.00 alle 9.00: condotta dal lunedì al giovedì da Giusi Legrenzi ("la Peppa") e Fulvio Giuliani, dal venerdì alla domenica da Barbara Sala e Max Viggiani (una spanna sotto l'altra coppia), offre notizie fresche, indicazioni sul traffico, linea diretta con gli ascoltatori su un tema di attualità e poi musica, un po' commerciale ma sempre musica; in più nella rubrica successiva (ai tempi era "Ed ecco a voi") era in onda Simona, un'amica della cognata di Bian: ecco scelta la radio che fa ancora da radiosveglia. Dal gennaio 2017, cioè da quando il Bian ha il privilegio di lavorare da casa propria, il sottofondo musicale è stato affidato a un'emittente che non trasmette pubblicità e che limita la voce parlata all'annuncio dei brani prima e dopo l'esecuzione: grazie Radio 5 Classica, sei una compagna discreta e istruttiva e mi hai fatto scoprire, ad esempio, che nella colonna sonora di "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" c'è la Sheherazade di Rimskij-Korsakov. Ed ecco il mio juke box personale, fatto da quei brani che non sono notissimi e che potrebbero essere destinati all'oblio: non occorre elencare quelli ben noti e indimenticabili, ma solo quelli che (specie per la classica) sono piacevoli ma non così orecchiabili nella loro totalità da restare impressi. Per la musica leggera non è questione di gusto musicale, non c'è un genere ricorrente, ma solo brani che si sono ascoltati con piacere e poi sono spariti dalla radio.
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