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20 Luglio: i monti della Tolfa e il lago di Bracciano

Ricordi del 2004

21 Luglio: Viterbo e il lago di Bolsena

Lunghezza: 90 km
Inizio itinerario
: Montefiascone (VT)
Tappe intermedie:
Viterbo (VT), Bolsena (VT), Capodimonte (VT)
Transiti importanti:
Marta (VT)
Termine itinerario
: Montefiascone (VT)
Cartografia
: atlante stradale 1:200.000 o meglio 1:100.000

Ultimo giorno di ferie, abbiamo volutamente scelto di non fare troppa strada ma di dedicarci a due città che (paradossalmente) nel viaggio del 2004 avevamo snobbato: il capoluogo di provincia stesso Viterbo, e la bellissima Bolsena.

1-2: motociclisticamente parlando, nulla da dire: da Montefiascone (1) si percorre di nuovo e semplicemente la Cassia per raggiungere Viterbo (2), parcheggiando lungo le Mura: la città può essere facilmente visitata a piedi.

Viterbo, capoluogo della provincia omonima, è stata da noi visitata partendo da Porta Romana, presso la chiesa di San Sisto, dal doppio campanile e presbiterio rialzato. Percorrendo poi via Garibaldi abbiamo raggiunto Piazza della Fontana Grande e svoltando in via delle Fabbriche, costeggiando le Case dei Gatti per inserirci nel cuore del quartiere medievale, lungo la via San Pellegrino, raggiungendo la piazza omonima con il palazzo degli Alessandri risalente al Duecento. Proseguendo per via San Lorenzo ed il ponte del Duomo, costeggiando palazzo Farnese, si giunge nella piazza ove prospettano la Cattedrale di San Lorenzo ed il Palazzo dei Papi, famoso per essere stato sede del primo, reale Conclave della storia dei Papi.

Anche qui ci permettiamo di citare testualmente la  "Guida rapida d'Italia" del TCI, ed. 1995, Vol. 4, a pag.221

Il Palazzo dei Papi rammemora l'intrecciarsi della sua storia con quella dei pontefici, vari dei quali vi vissero, vi morirono (tragicamente Giovanni XXI per il crollo, una notte, del pavimento della sua camera) vi furono eletti (dopo ben trentatrè mesi di sede vacante Gregorio X, nel primo "conclave", quando il capitano del popolo Raniero Gatti, consigliato da San Bonaventura, rinchiuse "cum clave" ("a chiave" ndr) i litigiosi cardinali, scoperchiò il tetto della sala, tagliò loro i viveri...)
© Touring Club Italiano
(autorizzazione alla riproduzione richiesta)

Ripercorrendo e seguendo per intero via San Lorenzo si ammira la Torre di Borgognone e si giunge in Piazza del Plebescito pve prospettano la Prefettura, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori, la chiesa di Sant'Angelo in Spatha e, poco discosta, la chiesa di Santa Maria della Salute, i primi tre a mostrare come questa piazza sia il punto focale della vita politica della città . Proseguendo per via Cavour abbiamo ammirato uno scorcio della Casa Poscia fino a tornare a Porta Romana ed alla motocicletta lì parcheggiata.

Viterbo: scorcio del quartiere medievaleViterbo: loggia del Palazzo Papale e sala del Conclave

2-3: anche qui nulla da dire riguardo alla strada, da Viterbo (2) siamo tornati sui nostri passi, riattraversando Montefiascone per giungere a Bolsena (3).

Il borgo medievale di Bolsena è adagiato sul fianco della montagna e si raggiunge il Castello (sede del Museo territoriale del lago) per ripide strade. La visita del Castello è meritevole sia per l'allestimento delle sale del museo che per il panorama che si gode dal camminamento merlato. Ridiscesi per la tortuosa ma più agevole via Marconi siamo giunti alla chiesa di Santa Cristina, del XI secolo e successivi, affiancata dalla Cappella del Miracolo: Bolsena è infatti nota per il Miracolo Eucaristico, evento del 1263 in cui un'ostia consacrata stillò sangue durante la Messa. Dalla chiesa e dalla cappella si scende alla grotta di Santa Cristina ed alle Catacombe.

Bolsena: il CastelloBolsena: interno della chiesa di Santa Cristina

3-4-5-6-7: terminata la visita di Bolsena (3) abbiamo compiuto il giro del lago, dapprima percorrendo il tratto di Cassia sino al bivio della SS489 e quindi, prima dell'abitato di Gradoli, svoltando poco dopo Borghetto al bivio (4) per una strada minore, ma così minore che ci ha fatto percorrere un discreto ma fortunatamente facile tratto di sterrato ben battuto e accosto al lago, riguadagnando poi l'asfalto e riprendendo la SP8 al bivio (5) per poi giungere a Capodimonte (6); da qui breve sosta per ammirare gli scorci del paesino e poi via per la SP8 "Verentana" per tornare alla base, Montefiascone (7), stasera bisognerà iniziare a preparare i bagagli...

veduta di Capodimonte dalla spiaggia, al tramonto

Ricordi del 2004


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