Bianconiglio e Gegeniglia
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  Vacanze 2010: Tuscia, Maremma, Val d'Orcia e non solo...         

16 luglio: il lago di Vico

18 luglio: la SS71 "Umbro-Aretina" e il bis della Val d'Orcia

17 luglio: la SS2 "Cassia" e la Val d'Orcia

Lunghezza: 250 km
Inizio itinerario
: Montefiascone (VT)
Tappe intermedie:
Radicofani (SI), Bagno Vignoni (SI), Abbazia di S.Antimo, Montalcino (SI), Pienza (SI)
Transiti importanti:
Bolsena (VT), Acquapendente (VT), S. Quirico d'Orcia (SI), Montepulciano (SI), Chianciano (SI)
Termine itinerario
: Montefiascone (VT)
Cartografia
: atlante stradale 1:200.000

Abbiamo abbondantemente sconfinato: questo itinerario è decisamente toscano piuttosto che laziale ma, come abbiamo scritto, Montefiascone è in una posizione ideale per visitare anche la Toscana consentendo anche di risparmiare, visto che i prezzi possono essere inferiori anche del 30% rispetto a strutture analoghe.

1-2: si esce da Montefiascone (1) in direzione nord verso il lago di Bolsena, ripercorrendo la strada dell'andata con meno carico e abiti un po' più leggeri (all'andata abbiamo patito "un po'" di caldo :) ) superando l'omonima città, visitata qualche giorno dopo, e Acquapendente, "la città dei pugnaloni" (i pugnali non c'entrano: si tratta di grandi dipinti creati con un attrezzo chiamato "pugnolo", portati in processione in occasione della festa della Madonna del Fiore, terza domenica di maggio). La Cassia non è particolarmente trafficata e scorre veloce nello stupendo paesaggio collinare della vasta Val d'Orcia. Procedendo verso nord si nota l'altura di Radicofani (2): si lascia la Cassia e si procede su una bella strada a tornanti e misto veloce raggiungendo il paese.

Radicofani, Bandiera Arancione del TCI, è un paese ben conservato dall'atmosfera silenziosa che vanta notevoli esponenze storico-architettoniche: la bella chiesa di San Pietro del XIII secolo, Sant'Agata del XV secolo e la Posta Medicea lungo la vecchia Cassia, che passava sul colle; è possibile salire in moto fino alla Fortezza, risalente al IX secolo ed utilizzata sino al 1735, quando l'esplosione della polveriera lo danneggiò gravemente. Dal 1989 la Fortezza è stata restaurata allo stato del 1500 circa ed allestita come Archeoparco: tra le sue mura vengono organizzate rievocazioni storiche e laboratori medievali per ragazzi, ed è sede di raduni automobilistici d'epoca e, perchè no, anche motociclistici. Durante la visita (ingresso 4 €)  abbiamo apprezzato il museo allestito su tre piani della Torre, il panorama dal coronamento della stessa, con il Monte Amiata 1738 m slm a ovest ed il Monte Cetona 1148 m slm a est, ed abbiamo assistito ad una dimostrazione di tiro con la catapulta (invero un po' "triste", dato il fervore quasi nullo del volontario incaricato della dimostrazione nel coinvolgere i turisti presenti con una spiegazione storica e tecnica).

Radicofani: la Rocca domina il centro storico

2-3-4-5-6: si lascia Radicofani scendendo dal colle per altra strada divertente e, seguendo le indicazioni per S. Quirico - Siena ci si ricongiunge alla Cassia procedendo nel paesaggio assolutamente unico e coinvolgente: verrebbe voglia di fermarsi un anno scattando una foto a settimana per ogni inquadratura. Poco prima di San Quirico, una breve deviazione ci porta a Bagno Vignoni (3), piccolissimo borgo dalla caratteristica vasca termale come piazza principale, che merita almeno dieci minuti di sosta. Si torna indietro e si procede ora in salita verso Castiglione d'Orcia (4) da cui la SP ex-SS323 e la SP22, molto guidabili, ci portano a Monte Amiata Scalo (5) ed in fine a Castelnuovo Abate (6), presso cui sorge l'Abbazia di Sant'Antimo, risalente al IX secolo, in un paesaggio molto diverso da quello della Val d'Orcia: qui i campi di grano e foraggio lasciano spazio a lunghi e ordinati filari di viti: siamo ormai vicini a Montalcino, patria del vino Brunello.

Bagno Vignoni: la... piazza principale, una vasca di acqua sulfurea

6-7-8-9: lasciata l'Abbazia, la SP55 che corre in mezzo ai vigneti ci porta a Montalcino (7): sarebbe d'obbligo una degustazione di Brunello, ma la temperatura (oltre 30°) e la necessità di proseguire il giro ci fanno optare per un gelato, tuttavia non rinunciamo ad assaggiare il Sorbetto al Brunello mentre passeggiamo per il paese. Ripartiti da Montalcino, la SP14 ci riporta sulla Cassia, lasciano vigneti e tornando al grano: poco prima di San Quirico incontriamo i "cipressi del TCI" e, giunti a San Quirico d'Orcia (8), non ci fermiamo ma deviamo dalla Cassia sulla SP146 in direzione della più importante tappa di Pienza (9), già Corsignano fino al 1461, quando Papa Pio II (ove ne ebbe i natali come Enea Silvio Piccolomini, poi cresciuto a Siena) la volle trasformare in una città ideale cambiandone anche il nome, derivato da Pius Eneas Senens.  Le proporzioni della pur piccola piazza su cui prospettano la Cattedrale di Maria Assunta con il suo museo e i sotterranei, Palazzo Piccolomini (non abbiamo fatto in tempo a visitarlo, oggi), Palazzo Borgia e il Palazzo Pubblico derivano dai canoni di Leon Battista Alberti. Il capolavoro architettonico rinascimentale rimase incompiuto per la morte sia del papa che dell'architetto Bernardo Rossellino, ma è comunque di effetto.

MontalcinoPienza

9-10-11: a pochi km da Pienza, un'altra cittadina meriterebbe la visita: Montepulciano, ma l'ora tarda non ci permetterebbe una visita approfondita. La SS146 ci porta quindi rapidamente sempre attraversando bellissimi paesaggi, a Chianciano e quindi a Chiusi (10) dove infiliamo l'autostrada A1 per raggiungere celermente Orvieto e quindi la nostra base di Montefiascone (11). Avendo saltato la visita di Montepulciano e di Palazzo Piccolomini a Pienza, per domani decidiamo di bissare :)

18 luglio: la SS71 "Umbro-Aretina" e il bis della Val d'Orcia


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