Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  "LA CIOCIARIA IN MOTO":
gita CRAL Telecom Italia dal 2 al 6 giugno 2010
        

Giovedì 3 giugno: Cassino e la bassa Ciociaria

Sabato 5 giugno: i borghi della terra dei Papi

Venerdì 4 giugno: i monti Simbruini (160 km)

1-2: Partiti da Fiuggi (1), finalmente sotto un cielo che promette perlomeno di non rovesciarci addosso catinelle d'acqua, ci dirigiamo verso N percorrendo la SS411 sugli Altipiani di Arcinazzo, costeggiando i ruderi della Villa di Nerone (una delle tante del tiranno romano), oltrepassando il paese di Arcinazzo e giungendo a Subiaco (2), nel cui territorio sorgono i due più importanti monasteri benedettini d'Italia: il Monastero di Santa Scolastica, nel quale stavamo erroneamente per fermarci, e lo spettacolare Monastero di San Benedetto. Questo monumento, raggiungibile dal parcheggio percorrendo in pochi minuti uno spettacolare vialetto in un bosco di lecci, il Bosco Sacro, è esternamente aggrappato alla viva roccia della montagna, ed all'interno sembra uscito da una litografia di M. C. Escher: a partire dalla grotta dove il Santo si era ritirato in eremitaggio ed in preghiera, sono state costruite e sovrapposte diverse chiese e cappelle ipogee, le più interne con le pareti di viva roccia, raccordate da scale; le pareti in muratura sono affrescate con scene sacre di grande impatto e dai colori ancora vividi (non è consentito fare fotografie, se proprio volete rubarne qualcuna, fatelo senza flash, ogni moderna fotocamera ha il programma "museo"), il tutto in un'atmosfera di grande misticità.

Monastero di San Benedetto: veduta generale

San Benedetto: chiesa superioreSan Benedetto: cappelle a livelli differenti

2-3-4-5-6: lasciata Subiaco (2) si percorre la valle dell'Aniene (ci sarebbe stata l'alternativa di percorrere una strada minore ma segnata come panoramica) fino ad incrociare la SS5 "Tiburtina" e svoltare a destra (a destra!!!) in direzione di Arsoli (3), sconfinando in Abruzzo e giungere quindi a Carsoli (4), dove si lascia la Tiburtina per la Valeria salendo verso i Colli di Montefiore (5), in una valle incontaminata, di grande spettacolarità e dalla strada divertente per le due ruote. Giunti al valico a quota 1348 m slm inizia la panoramicissima e guidabilissima discesa verso Tagliacozzo (6), nel panorama inconfondibile della Marsica e, più in fondo, della Conca di Avezzano. A Tagliacozzo il gruppo si ferma per il pranzo: come nostro consueto preferiamo dedicare una manciata di minuti ad un trancio di pizza ed aggirarci per il paese dalle architetture medievali-rinascimentali, ammirando dalla Piazza dell'Obelisco le case che si arrampicano per la montagna e visitando i trecenteschi chiesa e chiostro di San Francesco.

Tagliacozzo: piazza dell'Obelisco6-

6-7-8-9: lasciata Tagliacozzo, percorriamo la SS579 sino a Capistrello (7). Anche qui ci sarebbe stata un'alternativa, la panoramica strada a mezza costa per Cappadocia che passa vicino alle sorgenti del Liri e ne percorre il primo tratto. Giunti a Capistrello dobbiamo valicare i Simbruini per tornare nel Lazio, salendo per la Catena del Renga: una minacciosa indicazione stradale segnala che la SP63 che dobbiamo percorrere è interrotta al km 13, ma confortati da un automobilista che ne discende la affrontiamo. La strada sale con una bella sequenza di tornanti, ma è molto sporca: il brecciolino è sempre in agguato e detriti di roccia più o meno grandi e spigolosi la ingombrano: bisogna procedere con cautela per evitarli... dopo averne mancati mille, ecco il mille-e-uno, piuttosto grosso, che si infila sotto la ruota posteriore facendoci sobbalzare. Sarà la suggestione, ma ci sembra che la ruota posteriore si sia forata:  accostando segnaliamo l'accaduto a Ferruccio che comunica via radio a Ennio di fermarsi appena trova uno spiazzo. Ci arrestiamo proprio dove dei blocchi di New Jersey segnalano l'interruzione della strada. Un controllo alla gomma mostra che sembra tutto a posto, la pressione non è quella nominale ma non ci sono fori, incredibilmente da un Varadero salta fuori un compressorino portatile e diamo una rivitalizzata alla gomma (che non si è più sgonfiata) e possiamo ripartire.

Giunti ai 1608 m slm di Valico Serra Sant'Antonio iniziamo la discesa verso Filettino (8) dove ci si ferma ancora per una pausa caffè. Scendendo ancora per la valle dell'Aniene (le sorgenti sono poco distanti da Filettino) superiamo Trevi nel Lazio, raggiungiamo di nuovo gli Altipiani di Arcinazzo e finalmente giungiamo a Fiuggi... oggi niente pioggia!!!

La sera nuovo briefing per il tour dell'indomani, i borghi della terra dei Papi.


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