Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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Wonderland: viaggi con la fantasia
Dalla Raticosa alle Balze del Valdarno


Primavera 2020, siamo tutti in casa chiusi per l'Italian Lockdown e allora, in attesa di tempi migliori, proviamo a immaginare qualche programma di viaggio futuro... questo lo scriviamo alla vecchia maniera, come i primi che abbiamo messo su Internet: gira di qui, volta di là, guarda su... ma no, aggiungiamoci qualcosa...

Lo spunto per questo itinerario motociclistico era venuto da un viaggio in treno, anzi da più viaggi in treno tra Milano e Roma: dopo Firenze, mentre la linea ferroviaria tradizionale segue dapprima le anse dell'Arno e poi ne percorre la valle, la linea AV si infila in lunghe gallerie tra i colli sbucando all'aperto in pochi tratti che però regalano la vista di curiosi fenomeni erosivi. Un occhio al GPS del treno, una veloce googlata ed ecco scoperta già da diversi mesi (se non da qualche anno) l'Area Naturale delle Balze del Valdarno.

Un'altra googlata ci ha fatto scoprire un gran bel sito, La mia bella Toscana, che sarà messo nei segnalibri e consultato anche in futuro, per il momento appuntiamo qui la pagina relativa alle Balze.

Se si volesse andare a vedere le sole Balze infilando la A1 all'andata e al ritorno, un weekend basterebbe e avanzerebbe. Consultato l'Atlante Stradale TCI, la quantità di strade "bordate di verde" della zona e i numerosi spunti colti sul Forum di Mototurismo hanno fatto scaturire dalla mente del Bian, lo scorso settembre 2019, un possibile programma di viaggio per andare alle Balze inanellando il maggior numero di valichi dell'Appennino Tosco-Romagnolo, anche se già percorsi in passato in occasione di altri viaggi... ogni tanto ci vuole un ripasso di passi, no?

Tale itinerario è uscito talmente involuto da totalizzare una distanza di ben 624 km a fronte di una distanza in linea d'aria tra Sasso Marconi (BO) e Quarata (AR) di soli 110 km... ci sa che potrebbe uscirne un anche viaggetto di cinque giorni, o magari una settimana se ci mettiamo tappe di trasferimento e visite ai paesini... meravigliosa Italia!


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QUI  per vedere la mappa in Google Photo, ingrandibile.
 
  * Guida TCI "Piccole città, borghi e villaggi"
* Bandiere Arancioni TCI
* I borghi più belli d'Italia
* Altri luoghi interessanti

Per noi, provenienti da Milano, l'itinerario parte dal casello autostradale di Sasso Marconi (1) e percorre la Strada delle Ganzole fino a Pianoro (2), dove si infila la ex-SS65 attraversando Loiano e Monghidoro per raggiungere il Passo della Raticosa (3), presso il quale vi è il Sasso di San Zanobi (o Zenobi a seconda della parlata), e quindi il Passo della Futa (4).
Si scende quindi nel Mugello verso il Lago di Bilancino e poi deviare per la bella Scarperia (5), valicare il Giogo di Scarperia e giungere a Firenzuola (6).
Seguendo le indicazioni per Imola fino al bivio per la SP32 si giunge a Palazzuolo sul Senio (7) e quindi a Marradi (8), per risalire verso la Colla di Casaglia e tornare nel Mugello a Borgo San Lorenzo (9).
Si punta verso il Casentino ma, prima di raggiungerlo, a Dicomano (10) si sente il richiamo del Passo del Muraglione, svalicando di nuovo in Romagna fino a Portico di Romagna presso il quale c'è un'altra curiosità geologica, il Vulcanetto di Monte Busca; si raggiunge quindi Rocca San Casciano (11) e attraverso il Colle di Centoforche si scende nella valle del Bidente a Galeata (12). Eravamo passati di qui nel 2011.
La ex-SS310 ci porta verso il Parco delle Foreste Casentinesi e al Passo La Calla per poi scendere a Stia (13), da dove eravamo passati in senso opposto andando in Abruzzo nel 2004. Da qui si torna verso Dicomano salendo dapprima al Valico di Croce a Mori per svoltare a Sandeto (14) verso  Pontassieve (15). Qui saremmo già nel Valdarno Superiore, prossimi alle Balze, ma ci sono ancora strade da percorrere.
Attraverso il Passo della Consuma si entra nel Casentino a Poppi (16), poi su per il Passo dei Mandrioli per scendere a Bagno di Romagna (17), da qui si sale al Valico di Montecoronaro per tornare in Toscana a Pieve Santo Stefano (18).
Salendo al Valico dello Spino si raggiunge Chiusi della Verna presso la quale c'è il famoso Santuario, per poi arrivare a Bibbiena (19).
La lunga discesa verso Arezzo (che potrebbe esser bella tappa per un paio di notti) può essere interrotta a Borgo a Giovi (20) per tagliare verso Quarata (21) dove si infila la Setteponti; qualche digressione dall'itinerario descritto dal sito citato ci porta dapprima al Monte Lori (22) (con possibilità di trekking alla Croce del Pratomagno) e quindi a Loro Ciuffenna (23), salire a Montemarciano (24) e finalmente raggiungere la zona delle Balze (25) per un'escursione a piedi: il paese di Piantravigne è indicato come quello da cui si gode un bel panorama senza togliere le ruote dall'asfalto.
Si percorre quindi u altro tratto della Setteponti verso Reggello (26) ma ci si può regalare, stando alla carta, ancora qualche curva su per Vallombrosa (27) e Donnini (28) e raggiungere l'autostrada a Incisa (29).

Chissà quando lo metteremo in pratica... mai dire mai però! Intanto chiediamo qualche altro suggerimento ai forumisti...
 


... ed ecco puntuale il suggerimento (anzi due) di Paolo2145, il Signore della Raticosa (dal Forum di Mototurismo), con aggiunte piccole precisazioni del Bian.
 
  Provenendo dal nord via A1 una alternativa piacevole può essere la seguente: uscire dalla A14 a San Lazzaro di Savena (1) e dallo svincolo portarsi verso la SS9 via Emilia, attraversarla e prendere la SP 36 della Val di Zena, strada stretta con varie curve gradevoli che attraversa il Parco dei Gessi Bolognesi a Farneto (2), superare l'abitato di Zena (3) (km. 18) e continuare per circa 5 km fino al bivio per Barbarolo.
Prendendo a destra si sale appunto a Barbarolo (4) e da qui si prende la SP 65 che in Toscana diviene SR 65 e si arriva presto alla Raticosa.

Il tratto di SP 65 fino a Monghidoro è pieno di bellissime curve ma va evitato nei fine settimana per l'invasione di intutati pazzi che transitano a velocità da MotoGP. Vale anche per il tratto toscano.

  L'alternativa è proseguire girando a sinistra al bivio per Barbarolo (1)-(2)-(3) come il precedente itinerario, salendo in direzione Quinzano (dopo alcune curve nel tratto (4)-(5)-(6) inizia a sinistra lo sterrato che porta al Monte delle Formiche).
A Quinzano (7) prendendo a destra si arriva a Loiano sulla SP 65, mentre prendendo a sinistra si scende nella Vallata dell'Idice e a San Benedetto del Querceto (8) si prende a destra la SP7, procedendo subito, se lo si vuole, verso la Raticosa (12).
Il Sasso di San Zenobi lo si raggiunge girando a sinistra 2 km. prima della Raticosa, ovvero (nell'aulico senso di "oppure") lasciando la SP7 a sinistra a Bisano (9) per scollinare dalla Valle dell'Idice alla Valle del Sillaro, SP 21, verso Sassoleone (10), Belvedere, Giugnola (11), Piancaldoli, Sasso di San Zenobi, Raticosa (12).

 


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