Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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SCOZIA - raduno internazionale DMD 2013 Anstruther

        

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Domenica 16 giugno: Anstruther - Fort William - 242 km

Mattina di commiato: preparati e stivati i bagagli in moto inizia il lungo giro di saluti ai partecipanti al DMD; anche se con alcuni di essi non abbiamo avuto occasione di scambiare nemmeno una parola, il calore è grande. Ovviamente ci intratteniamo di più con la nostra guida Paul, con gli equipaggi con cui abbiamo condiviso i tour, con Helmut, Steve e Findlay e ultimo ma davvero importante, il Cepro, che punterà a sud per attraversare il Galles e sbarcare in Francia alla volta di Deauville. Noi invece siamo diretti a nord, la nostra vacanza prosegue per assaggiare un po' di Highlands.

La prima tappa prevista è nelle vicinanze: a Troywood, metà strada tra Anstruther e St.Andrews, nascosto a 30 metri sotto una comune fattoria si trova un bunker a due livelli grandi come campi da calcio da cui lo Stato Maggiore Britannico avrebbe potuto guidare le operazioni in caso di guerra nucleare. Lo Scotland's Secret Bunker è certamente una delle attrazioni più curiose di queste lande. Oggi all'esterno del cascinale sono stati esposti alcuni veicoli militari ma, se lasciato allo stato d'origine, soltanto la lontana recinzione avrebbe tradito la segretezza del luogo che, ad una ricognizione aerea, sarebbe stato scambiato per una semplice fattoria. L'ingresso è comunque "salato" e, chieste informazioni sulla disponibilità di guide o audioguide in italiano (i primi pannelli in superficie erano decisamente troppo "tecnici") la gentile, anziana signora in biglietteria si scusa ma ci informa che nè i fondi nè il numero di visitatori italiani ne giustificano la produzione, e contro il proprio interesse ci sconsiglia la visita... va bè, pazienza.

Tagliamo il Fife per Cupar e Newburgh arrivando a Perth (non quella australiana...) che attraversiamo ammirando i palazzi neoclassici e quindi infiliamo la statale A9, la principale arteria verso il nord che termina a Inverness. Il paesaggio inizia a cambiare: i campi coltivati lasciano spazio ai prati di brughiera mentre alti e severi larici prendono il posto delle latifoglie; la A9 è una larga strada a due corsie che segue con ampie curve e saliscendi le colline salendo verso l'impercettibile Pass of Killecrankie. Si viaggia spediti anche rispettando il limite di 70 miglia orarie: ogni paese è servito da uno svincolo per non interferire col traffico di scorrimento.

Poco dopo la discesa dal passo, ecco la nostra nuova sosta, il paese di Blair Atholl ed il Castello di Blair la cui fondazione risale ben al 1269; l'aspetto attuale è tuttavia quello di grandi ristrutturazioni delle epoche georgiane e vittoriane. Attualmente il castello è ancora di proprietà dei duchi di Atholl (pur essendo passato anche in mano agli Stuart durante la rivoluzione giacobita guidata da Bonnie Prince Charlie) e, curiosità, ospita un esercito privato di Highlanders, privilegio concesso ai duchi dalla Regina Vittoria che soggiornò nel castello nella metà del XIX secolo. Tre volte al giorno il Sergente Maggiore suola la cornamusa a beneficio dei visitatori. Il castello è immerso in un vasto parco attrezzato anche per i pic-nic, è apprezzabile che siano venduti biglietti di ingresso sia per parco+castello che per il solo parco, per chi vuole trascorrere la giornata all'aperto con accesso garantito al coffee-shop e ai servizi. La visita all'interno permette di ammirare ben trenta sale arredate e in ognuna di esse sono disponibili descrizioni multilingue, italiano compreso. E' vietato fotografare se non nella sala da ballo, ma accettiamo il piccolo sacrificio. Dopo le sale, ci addentriamo anche nel giardino botanico e nei laghetti abitati dai germani.

Blair Castle: esterno Blair Castle: sala da ballo

Lasciamo il bel castello di Blair sempre sulla A9 che inizia a salire, penetrando il Glen Garry, tra le falde dei Monti Grampiani fino al Pass of Drumochter, solo 458 m slm. Già, ecco i primi Glens, questo il nome con cui si designano le strette e profonde valli glaciali che modellano le Highlands. Complice il cielo grigio, il paesaggio si fa più solitari, anche se non siamo né mai saremo, in questo viaggio, nelle desolate lande delle autentiche Terre Alte, ben oltre Inverness. A Dalwhinnie l'indicazione stradale per Spean Bridge ci fa lasciare la A9 per la A86 pressoché deserta; costeggiamo il Loch Laggan ma siamo costretti a fermarci sotto una provvidenziale tettoia di un centro adventures (rafting, 4x4 ecc,) per indossare le tute antiacqua: grosse gocce annunciano un acquazzone che ci accompagnerà per tutto il Glen Spean fino a Spean Bridge, da cui in altre 10 miglia siamo alla nostra seconda base operativa, Fort William, dove ci fermeremo tre notti. Ci sistemiamo in hotel mentre il cielo rischiara e ci permette di ammirare i caldi toni del tramonto sulle pendici del Ben Nevis, la più alta montagna dell'isola britannica, "ben" 1343 metri, ma con un clima invernale da "quattromila". Cena in pub, passeggiata e poi nanna.

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