Bianconiglio
e Gegeniglia |
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Lunedì 10 giugno, sera...
Edinburgh Bene, siamo alloggiati all'Ibis, praticamente sul Royal Mile, ed iniziamo la nostra passeggiata in mezzo alla High Street (che per un tratto è pedonale) in mezzo ad una moltitudine di turisti e locali. La cosa che stupisce è la luce naturale: siamo molto a nord e in questa stagione le albe sono alle ore piccole e i tramonti alle 22, meno male che troveremo sempre tende abbastanza coprenti alle finestre degli hotel. Ceniamo in una taverna intitolata a Deacon Brodie, un personaggio della Edimburgo settecentesca, rispettato artigiano di giorno e scassinatore di notte... poi altra passeggiata e infine nanna. Martedì 11 giugno: sempre Edinburgh La visita inizia dal
Castello, preceduto dalla grande piazza dove in agosto si
tiene la parata detta
Military Tattoo (niente a che vedere con i tatuaggi,
l'etimologia è molto più divertente, leggete il link), ed infatti la
piazza è tutta un cantiere, sono in fase di allestimento le
gradinate metalliche per gli spettatori. Alla biglietteria c'è una
coda che ci spaventa un po', ma essa defluisce molto rapidamente; il
biglietto costa la bellezza di 16£... ma sapevamo che anche le
visite in generale sarebbero state care.
Discendendo il Mile si incontra a destra lo Scotch Whisky Heritage Centre (ma a quest'ora non è il caso di degustare la bionda bevanda torbata) e a sinistra la Outlook Tower & Camera Obscura che ospita giochi ottici e un osservatorio alla sommità, con un periscopio che permette di osservare (non visti) la via sottostante. Segue a destra la chiesa sconsacrata di Tolbooth dalla guglia alta ben 84 metri (la più alta della città), ora chiamata The Hub, sede del Comitato Organizzatore del Festival di Edimburgo. Per fortuna smette di piovere...
La Cattedrale di St. Giles è la chiesa più importante della città. Di architettura gotica (risale al 1387) fu la scena degli strali del riformatore John Knox che portarono alla caduta del cattolicesimo a favore del presbiterianesimo nella Scozia nel Cinquecento. All'interno, la Thistle Chapel in stile neogotico (1909) è la sala delle cerimonie dell'Ordine del Cardo. Presenta degli stalli elegantemente intagliati in legno e sovrastati dagli stemmi delle famiglie nobiliari dei membri dell'Ordine. Abbiamo "rubato" una fotografia, anche se sarebbe vietato... ma in modalità "Museo" la fotocamera non usa il flash e non fa neanche "click" ;) Abbiamo comunque lasciato un'offerta, gentilmente richiesta a chi scatta foto nelle navate. Sotto le City Chambers del 1753 (oggi sede del Municipio) è nascosta una delle curiosità più visitate di Edimburgo. Il rinnovamento settecentesco della città non causò solo la costruzione della New Town, ma anche la riqualificazione della Old Town. Molti vicoli coperti, i Closes, che scendevano lungo i fianchi della collina e sostenevano case a più piani man mano che si andava verso valle, vennero interrati per create dei terrapieni su cui costruire nuovi palazzi. Il Mary King's Close è stato recuperato, reso accessibile ed è teatro di una passeggiata "spettrale" al di sotto della superficie stradale, accompagnati da guide in costume che rievocano sia gli episodi della vita quotidiana che i delitti più efferati che hanno avuto i closes come scena. La passeggiata sotterranea è molto suggestiva ed arricchita dalle tipiche storie scozzesi sui fantasmi, visto che tra queste fredde mura la peste del 1653 decimò gli abitanti del quartiere, le cui anime si aggirano ancora per i vicoli, interrati e non...
Discendendo ancora il Mile si incontra la John Knox's House accreditata (forse erroneamente) di essere stata la dimora di John Knox, il già citato riformatore della chiesa scozzese, nei suoi ultimi anni di vita e si arriva nel Canongate, l'ultimo tratto del Mile. L'antica prigione, il Canongate Tolbooth, è caratterizzata dall'orologio aggettante, ed al pianterreno ospita una taverna di cui terremo conto per la cena... sì, perché questa descrizione va da ovest a est ma noi, per esigenze di orari delle attrazioni, abbiamo saltabeccato su e giù per il Mile, compresa la sosta-pranzo da Starbucks per una cioccolata e una bella fetta di torta. In fondo al Mile si "guardano in faccia" il grandioso, bel palazzo rinascimentale di Holyroodhouse, residenza pubblica dei Reali Britannici in Scozia, e quella bruttura (de gustibus...) del Palazzo del Parlamento Scozzese, del 2004. Gusti architettonici a parte, forse il contrasto netto con gli edifici antichi stato scelto per sottolineare il desiderio di indipendenza della Scozia dal resto del Regno Unito, per completare la parziale devolution che già garantisce alla Scozia una Camera Parlamentare. A nostro avviso, però, è un palazzo proprio brutto a vedersi: niente foto. Spostandoci a Holyroodhouse, sappiamo che esso sarebbe normalmente visitabile ma scopriamo che proprio in questi giorni è chiuso, probabilmente per i preparativi di una visita di Elisabetta II: dobbiamo quindi accontentarci di ammirare il palazzo da fuori.
E così, su e giù per il Mile e dopo un'ottima cena scozzese, la giornata dedicata a Edimburgo è passata, domani si risale in moto, confidiamo nel clima in miglioramento...
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