Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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4 agosto: "NonSoloMoto", si va in canoa sul Tarn

Lunghezza: 50 km in moto, una decina in canoa e una decina in minibus
Inizio e fine itinerario
: Meyrueis
Tappa intermedia:
La Maléne
Cartografia
: carta regionale Mich... ma dai, sono 50 km !!!  :)

Strana cartina, vero? In effetti la giornata odierna non è da classificarsi come motociclistica, però ha le sue sorprese anche su gomma: un tragitto stradale di neanche 25 km lungo la Causse Mejan ci fa apprezzare le peculiarità del paesaggio tipico delle Causses, che ricordiamo essere altopiani calcarei a 1000m di altitudine, ma come ci siamo dovuti "arrampicare" (peraltro dolcemente) da Meyrueis alla Causse, adesso improvvisamente ci sembra che la strada finisca nel vuoto: siamo al cospetto delle Gorges du Tarn, le gole del fiume Tarn, che si aprono davanti a noi quasi improvvisamente mentre la D16 scende con un'impressionante serie di tornanti fino al villaggio di La Maléne che, laggiù in fondo, sembra un modellino sperduto in un grande plastico

Il villaggio di la Maléne, nelle Gorges du Tarn

La Malène è il punto di partenza delle escursioni au fil d'eau sul fiume Tarn, che possono essere compiute in due modi: il primo è molto soft, e consiste nell'affidarsi ai Bateliers de La Maléne, che con le loro barche a fondo piatto (che possono portare 8-10 persone) vi accompagneranno lungo il fiume; l'altro, che è comunque soft, consiste nell'affittare una bella canoa (o un kajak) presso Le Moulin de La Maléne e pagaiare... La Gegeniglia è un po' restia all'idea di affittare una canoa, ma il fiume sembra tranquillo, e l'addetta alla biglietteria la rassicura affermando che un bambino di otto anni è in grado di effettuare la discesa da solo... e allora, canoa sia!  Si possono effettuare percorsi di diversa lunghezza, con partenza da La Maléne o più a monte, e quello che scegliamo è il percorso da 11 km (3 ore di canoa) che parte dalla nostra posizione per arrivare a Le Pas du Soucy, percorrendo le anse del Cirque des Baumes.

Così, dopo una breve attesa, affittiamo la nostra canoa presso il Moulin (che nasconde al suo interno non più un mulino ad acqua ma un piccolo generatore azionato da una turbina Francis), riponiamo i nostri abiti e la colazione al sacco nel bidone stagno che legheremo nell'apposita sede al centro della canoa e, indossando gli obbligatori giubbotti salvagente, iniziamo la nostra discesa del fiume.

              

Il Tarn in estate è quasi una contraddizione: ha scavato un canyon impressionante nelle Causses (meno profondo ma più lungo del canyon del Verdon) ma appare come un fiumerello molto placido, con una profondità spesso non superiore al metro a parte in alcune polle più azzurre, e a volte si allarga tanto nella sua sede da abbassarsi fino a farci grattare col fondo della canoa sulla ghiaia: le "rapide" sono così quasi dei punti di rallentamento anziché di divertimento tra gli spruzzi. Del resto il fiume in questo tratto ha la sua portata maggiore, dell'ordine dei 40 m³/s, solo nei mesi da novembre a marzo, mentre in agosto la portata si riduce a soli 8-9 m³/s. Ad ogni modo, pagaiare lungo il fiume ammirando le Gorges dal pelo dell'acqua, in una natura che appare del tutto incontaminata, è assai rilassante anche se il traffico fluviale di canoe e kajak è decisamente sostenuto, ma pian piano molti turisti si fermano nelle varie spiagge dove c'è posto per tutti. Anche noi ci concediamo una sosta, durante la discesa, per fare un bagno nelle fresche acque e consumare il nostro meritato picnic. Le tre ore nette di pagaiata diventano così un'intera giornata, più o meno dalle 10.30 alle 16.30 fino all'arrivo al Pas di Soucy, dove un ben visibile segnale fissato a una corda testa tra le due rive indica che da lì in poi il corso del fiume diventa più impetuoso e pericoloso. Al pontile di arrivo attendiamo il minibus che ci riporterà a La Maléne e, caricate le canoe sul rimorchio insieme ad altri turisti, rientriamo alla base percorrendo la strada delle Gorges su quattro ruote che sembrano due, da come il conducente prende le curve... domani le affronteremo a modo nostro, adesso si rientra in hotel.
 
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