Estate 2015, c'è finalmente la possibilità di passare un
weekend in moto per i giorni 6 e 7 giugno (partenza il 6/6...):
si comincia con un'idea di itinerario buttandoci dentro un possibile
incontro con gli amici che partono per partecipare al DMD 2015 di Houffalize (Belgio) nel loro tratto da Bergamo a Schaffausen, si
provano a mettere un po' di punti di passaggio su Google Maps:
distanza stimata 666 km... no, proprio il numero della Bestia
no. Modifichiamo il punto di partenza e arrivo, invece che «Milano»
mettiamo proprio l'indirizzo di casa: ancora 666 km. Una
volta è un caso, due una coincidenza, se la terza desse ancora 666 sarebbe una congiura:
meglio non tentare la sorte, ne uscirebbe un Giro del Diavolo
}:->
Chi vuole andare dal Valais all'Oberland Bernese può scegliere solo
due direttrici stradali: il Grimselpass tra Gletsch e Innerkirtchen
oppure una ragnatela di strade che si dipartono da Martigny e che passano anche dall'esclusiva
Gstaad; già noto il primo percorso, lontani i secondi per il giretto che va
delineandosi. C'è però una non-strada: sotto il crinale montuoso la
galleria del Loetschberg permette un
collegamento ferroviario con trasporto di auto (e moto) al seguito
tra Goppinger e Kandersweg,
esercìto da tempo immemore dalla compagnia BLS. Allora partiamo e
vediamo cosa ne esce! |
|
 |
L'itinerario compiuto:
641 km... c'è mancato poco }:->

 |
|
Il ben noto passo del Sempione 2005 m è valicato in un soffio, compresa la sosta
pranzo a Domodossola per partenza tardiva (niente fretta), la valle
del Rodano scorre anch'essa fluida finché pieghiamo per la laterale
Loetschental da conquistare con un po' di tornanti: le puntuali
indicazioni ci portano fino alla stazione ferroviaria di Goppingen
(2) e
al suo casello di pagamento diviso in corsie, compresa quella per le
moto: 19 CHF per il passaggio di moto indipendentemente dalla
presenza del passeggero; veniamo diretti verso la
carrozza
semipilota in coda al treno a cui si accede dal portellone
laterale: metà carrozza è adibita a scompartimenti e l'altra al
ricovero delle moto, ce ne possono stare una decina. Con noi c'è un
gruppetto di motards svizzeri. Il resto del treno è una lunga teoria
semivuota di carri per trasporto automobili. Tempo di assicurare la
moto (con marcia inserita) ai mancorrenti con delle corde e il treno
parte imboccando quasi subito la lunga galleria di quasi 15 km e
uscendone un quarto d'ora dopo a Kandersteg (3). |
Nella discesa della Frutigental verso Spiez lasciamo che i motard del posto ci
facciano strada, ci separeremo presso il lago di Thun dove loro
svolteranno a sinistra e noi a destra in direzione di Interlaken,
che fu nostra meta ferroviaria tre estati fa. Costeggiamo ora il
lago di Brienz giungendo a Meiringen e, dopo diversi anni, imbocchiamo
la rampa ovest del Sustenpass 2224 m che ci porterà alla nostra
destinazione per la notte, Wassen. La strada del Susten è divertente
e spettacolare, specie per la cascata sopra un arco di roccia. A
bordo strada, incredibile, è ferma una moto uguale a Carpe Diem (ma
quante K d'epoca stiamo vedendo, quasi sempre con targhe di oltralpe), sbraccio di
saluti: la coppia di tedeschi a bordo ci raggiungerà su al passo
tra le cortine di neve ancora alte.

Il cielo accenna a
imbrunire mentre scendiamo a Wassen (4), poi vira decisamente al
nuvoloso. Raggiungiamo l'hotel Gerig, seconda scelta rispetto
all'Alte Post che avevamo addocchiato ma che era completo: la scelta
sarà comunque una piacevole sorpresa, il gestore è un simpaticone
che parla anche francese benché siamo in un cantone tedesco, ed
azzarda qualcosa in italiano. La camera è piccola ma confortevole,
la moto è nel garage coperto e chiuso, la cena è un robusto
Rösti declinato
alla pancetta per Bian e vegetariano per Gege mentre fuori si
scatena un bel temporale, ma niente paura: le previsioni per domani
sono ottime. Dopocena, tra le gocce che ancora cadono, un ombrello
prestatoci (con preludio scherzoso di ombrellini da gelato) ci
permette di fare due passi alla famosa (per i malati di treni)
chiesetta da cui si vedono i treni salire e scendere per le rampe
elicoidali.
Il mattino dopo la minacciosa (ed un po' diabolica) bandiera del canton Uri garrisce su un
cielo decisamente beneaugurante rispetto a quello della sera prima: dopo
la colazione salutiamo il gentile gestore e... dobbiamo tornare sui
nostri passi perché la strada per Andermatt è chiusa... è vero che
potremmo infilare il tunnel autostradale del Gottardo, ma non
abbiamo la vignetta e poi ci è venuto in mente, essendoci passati
ieri, che potremmo rivedere le
gole del fiume Aare
(5) tra Innerkirtchen
e Meiringen, così da muovere un po' le gambe. La visita ci porta via
una buona oretta e mezza tra andata e ritorno per le ardite
passerelle aggrappate alla roccia, la prossima volta magari
sfrutteremo il
treno della Meiringen-Innertkirchen-Bahn per tornare al punto di partenza. Scopriamo
da una tavola orientativa che
sotto la montagna è scavata una caserma, rimasta segreta per molto
tempo, con accessi sia dalla gola che dal tunnel ferroviario.
A questo punto, avendo rinunciato sin dal mattino ad andare verso Thusis
(ed il suo Ponte del Diavolo...) che comporterebbe un giro eccessivamente
lungo né potendo
completare il giro dei Cinque Passi (nell'itinerario relativo ai
quali sono descritte molte località citate), facciamone almeno un
pezzo (5)-(6)-(7): via con la salita e la discesa dal Grimselpass 2165 m e quindi con
salita e discesa dal Furkapass 2430 m, ma meglio ri-annotarsi che il Furka è
più agevole da est a ovest, la discesa sulla rampa est fa un po'
paura. Segue il San Gottardo 2095 m, ma purtroppo la vecchia strada della
Tremola è ancora chiusa per neve (in effetti anche questa è meglio
in salita) cosicché dobbiamo infilare la strada nuova e poi non c'è
più nulla da dire, la discesa verso Bellinzona, il Monte Ceneri e il
tratto Lugano-Chiasso (8) sono il consueto noioso dazio da pagare
(a
parte il tratto a picco sul lago tra Lugano e Melide): qui sì che ci
sarebbe voluta la vignetta per infilare l'autostrada; se non altro
abbiamo fatto un ripasso di passi svizzeri, vedremo di organizzarvi
un weekend con gli amici.
Una volta a
casa, nel riordinare le immagini il Bian si accorgerà che la prima
foto scattata nel giro ha filename "DSCN0666.jpg"
... OH Diavolo! }:-> |
|
|