Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  SPIGOLATURE SULLA FOTOGRAFIA PANORAMICA         

Avete mai considerato che, per quanto una foto di una vasta area venga scattata con un obiettivo grandangolare ed ingrandita, o proiettata come diapositiva o mediante un videoproiettore, non sempre riesce a "rendere" una sensazione di appagamento ed un coinvolgimento che possano ricordare la visione dal vero? Questo accade perchè, mentre l'occhio umano ha un campo visuale dell'ordine dei 200° in orizzontale e 130° in verticale, ovvero 240° sulla diagonale, un obiettivo fotografico alla portata dei comuni mortali, cioè un 28mm (per il formato pellicola 35mm) arriva ad un angolo di campo di soli 75°, ed occorre andare su obiettivi da 24mm o anche da 20mm per giungere ai 100°, sempre meno della metà del'occhio umano. In pratica, quando fotografiamo, catturiamo solo una porzione del paesaggio che stiamo vedendo dal vivo.

Qual è la soluzione alla portata di tutti senza svenarsi per acquistare corpi macchina ed obiettivi esoterici? (nonchè ingombranti... proprio per ragioni di trasporto in moto noi siamo passati dalla reflex a pellicola con corredo di obiettivi "umani" alla digitale compatta che sta in una tasca)? La fotografia panoramica compositiva.

L'abbiamo sperimentata tutti anche ai tempi della pellicola... si scatta una sequenza di immagini, in linea orizzontale o verticale, o a mosaico, e le si compongono a collage per ricostruire il panorama originale. Questo panorama di una delle più famose piazze d'Italia, Il Campo di Siena, è stato ottenuto accostando diversi fotogrammi scattati con una economicissima macchina fotografica for dummies Kodak Instamatic con pellicola da 100 ASA in caricatore tipo 126 (ai tempi, era quello che passava il convento). Notate la diversa luminosità e saturazione delle immagini dovuta al fatto che la macchina fotografica aveva tempo di esposizione fisso e non possedeva alcun esposimetro, si poteva solo "diaframmare" a occhio con i simbolini "spiaggia, sole, mezzo sole, nuvoletta, nuvolone".

Con il passaggio alla fotografia digitale la composizione viene agevolata da strumenti di trattamento delle immagini: con molta pazienza si possono comporre una sequenza od un mosaico anche con MS-Paint... ma sono disponibili ormai diversi software, alcuni gratuiti, altri commerciali, altri offerti in bundle con la macchina fotografica, che permettono con pochi colpi di click di comporre in un'unica immagine una sequenza di singole immagini in orizzontale, verticale o a mosaico, "raccordando" sia geometricamente che luminosamente le singole immagini, deformandole e compensandone l'esposizione ove necessario. Il software da noi utilizzato è Arcsoft Panorama Maker 3, fornito a corredo della nostra Nikon Coolpix 5600. Non sarà l'ultimo grido, ma i risultati sono più che accettabili.

Perchè parliamo di deformazione? Senza addentrarci in considerazioni di ottica geometrica, si deve tenere ben presente che per una corretta composizione di un'immagine panoramica occorre fondamentalmente rispettare due parametri:

  1. l'ortogonalità tra l'orizzonte e la verticale
  2. il brandeggio sul punto nodale dell'obiettivo.

Questi vincoli richiedono che, nel caso di un panorama orizzontale,

  1. la macchina fotografica sia montata su un cavalletto stabile e "in bolla" col terreno
  2. l'asse di rotazione verticale della macchina passi dal punto intersezione tra l'asse dell'obiettivo ed il piano del diaframma

Questo posizionamento, reso possibile da particolari snodi sulla testa del cavalletto, fa sì che, brandeggiando la macchina da sinistra a destra, essa resti sempre orizzontale e ruoti sul vertice del cono di luce che attraversa l'obiettivo. Nel caso di un "panorama" verticale (la ripresa di un grattacielo da terra), invece, il "piano pellicola" dovrebbe restare ortogonale all'orizzonte mentre l'obiettivo dovrebbe alzarsi lungo un piano verticale, e ciò può essere ottenuto solo con snodi a soffietto tra corpo macchina (montato su cavalletto) ed obiettivo.

Ora, se siamo in giro in motocicletta con la compatta in tasca, al massimo abbiamo uno stativo anch'esso tascabile, non un cavalletto con bolla, e se non siamo ultra-appassionati o professionisti difficilmente abbiamo anche corpo macchina, obiettivo, testa e snodi... dovremo pertanto accettare dei compromessi.

Ecco dunque le composizioni che Panorama Maker consente di creare, ottenendo buoni risultati anche scattando a mano libera:

Composizione orizzontale
Composizione verticale
Composizione a mosaico
Panorama a 360°

E, prima di andare a visitare le pagine sulle composizioni, guardate cosa è diventato il collage del Campo passato prima in Panorama Maker e poi riveduto e corretto con Jasc Paint Shop Pro...


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