Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  10 OTTOBRE 2010
"LA CAVALCATA DELLE OROBIE" ed.2010
        

Lunghezza: 220 km (escluse le tappe di trasferimento)
Inizio itinerario
: Bergamo (BG)
Tappe di ristoro:
Sant'Omobono Terme, Serina, Lovere
Termine itinerario
: Stezzano (BG)
Cartografia
: Atlante stradale 1:200.000

Domenica mattina 10/10/10 siamo partiti alla volta di Bergamo per partecipare alla Cavalcata delle Orobie, storica manifestazione non competiva organizzata dal MC Bergamo, un lungo tour tra le valli bergamasche. La manifestazione purtroppo è stata funestata da un incidente mortale: siamo giunti al luogo dell'incidente quando questo era già avvenuto ed abbiamo deviato; che l'incidente fosse stato tragico l'abbiamo saputo dall'amico Gavilan del club Amici Honda Deauville, incontratolo alla fine della manifestazione: egli stesso è stato uno dei soccorritori che purtroppo nulla hanno potuto fare: un centauro bresciano 37enne è morto sul colpo in un incidente causato probabilmente dalla sua stessa imprudenza.

1-2-3-4-5-6: alla partenza davanti alla storica concessionaria Dall'Ara (1) di Bergamo (2), insieme a circa 2500 motociclisti ci siamo avviati poco oltre le ore 10 attraversando il centro di Bergamo bassa e salendo verso la città alta, sfiorandola entrando da Porta Sant'Agostino (3) e uscendo da Porta San Lorenzo (4), per poi attraversare il Parco dei Colli di Bergamo, giungere a Villa d'Almè (5) ed entrare in valle Imagna. Da qui siamo saliti per Roncola e Costa Imagna (6) su strade piacevoli e poco conosciute (la valle Imagna meriterebbe di essere valorizzata più di quanto non sia) ed abbiamo raggiunto il primo punto di ristoro a Sant'Omobono Terme (7). In tutto questo tratto abbiamo creato un gran serpentone di moto con qualche intoppo, specie nelle strette strade intorno alle mura di Bergamo alta, del parco dei Colli e di Villa d'Almè.

7-8-9-10-11: ripartiti da Sant'Omobono (7) ci siamo diretti verso Brembilla (8) per strade strette e piene di curve; da Brembilla avremmo dovuto scendere per la SP24 per raggiungere la Val Brembana a Sedrina e proseguire per Zogno (11), ma abbiano incontrato dei centauri in senso opposto che ci segnalavano di invertire la marcia, infatti poco più avanti, in un tratto a carreggiata stretta (come tutta la strada, peraltro) e curve cieche, stretto tra la montagna strapiombante ed il torrente, c'era la coda di veicoli fermi a causa dell'incidente, di cui al momento non abbiamo potuto apprendere la gravità. Tornati a Brembilla abbiamo consultato la carta e deciso di salire da Gerosa e Lavina (9) per una strada molto divertente benchè più lunga, raggiungendo la  Val Taleggio e percorrendone l'Orrido (vedere altro itinerario per dettagli) sino a San Giovanni Bianco (10), riscendendo da San Pellegrino e riprendendo l'itinerario originale poco a nord di Zogno (11) dove comunque abbiamo ritrovato il flusso di motard che aveva atteso istruzioni sul posto. Soltanto la sera a casa abbiamo appreso da una notizia apparsa su Internet che la Protezione Civile aveva fatto deviare il flusso di centauri da Brembilla (8) a Zogno (11) per una strada minore e tortuosa ma molto più breve che passa per Sant'Antonio Abbandonato... segnamocela per una prossima visita.

L'orrido del torrente Enna in val TaleggioGalleria nella viva roccia in val Taleggio, il torrente Enna scorre a sinistra

11-12: Da Zogno (11) siamo saliti per la val Serina percorrendo lo spettacolare tratto della SP27 tra Fonte Bracca e Algua, reso sicuro ma meno affascinante da una galleria paravalanghe, proseguendo per divertenti tornanti e valicando Forcella di Valpiana 1039m fino a Serina (12) stessa, secondo punto di ristoro.

La galleria paravalanghe di Fonte BraccaTornanti tra Algua e Serina

12-13-14: dopo Serina (12) la strada sale verso il passo di Zambla 1264m (13), quindi siamo ridiscesi verso la Val Seriana per il bel misto veloce che la SP46 regala tra Zambla e Oneta, giungendo a Ponte Nossa (14).

Le creste di monte Alben e monte Secretondo dal passo di Zambla

14-15-16: da Ponte Nossa (14)chi desiderava percorrere l'itinerario breve poteva scendere verso Bergamo in una quarantina di km, altrimenti (ciò che abbiamo fatto) proseguire per Clusone (15)Cerete e raggiungere il lago d'Iseo a Lovere (16), terzo punto di ristoro dove però sembravano essere passati gli Unni, erano rimaste solo le bottigliette d'acqua...

16-17: la strada da Lovere (16) a Sarnico (17), SS469 "Sebina Occidentale", è stata percorsa praticamente a velocità codice stanti i mille limiti a 50 km/h, gli autovelox e una pattuglia dei Carabinieri. E' una strada a noi ben nota, eppure il tratto tra Lovere e Riva di Solto affascina sempre, scavato a pochi metri sul livello del lago sul bordo della falesia.

La SS469 poco a sud di LovereLa SS469 poco a nord di Riva di Solto

17-18-19-20: raggiunta Sarnico (17), le indicazioni ci hanno indirizzato sul Colle di San Giovanni (18) a Foresto Sparso e fatto ridiscendere per strade non riportate nemmeno sull'atlante 1:200.000 nei pressi di Trescore Balneario (19); da qui attraverso strade ormai anonime e piuttosto trafficate abbiamo raggiunto verso le 16.30 il punto di arrivo, il centro commerciale "Le due Torri" a Stezzano (20), per ricevere il ricordo della manifestazione e finalmente rifocillarci dopo poco più di 200 km di cui almeno 150 su strade di montagna tutte curve.

Oltre all'incidente mortale, abbiamo incontrato un paio di gruppi fermi che soccorrevano un compagno caduto, per fortuna solo escoriazioni: da una parte è un fatto statistico, su oltre 2000 partecipanti un incidente banale è probabile (ma mai c'è stata una morte alla Cavalcata); tuttavia i comportamenti di certi personaggi sarebbero da sanzionare pesantemente, abbiamo visto alcune moto con la targa resa illeggibile perchè posta in orizzontale, macchiata ad arte, attraversata da elastici o addirittura completamente coperta da un foulard o una fotografia...


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