Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

Benvenuti per un giro autunnale in una Liguria sconosciuta, silenziosa, raccolta: strade montane con traffico inesistente, un'Aurelia inconsuetamente scevra di veicoli che fa pensare al "mare d'inverno" di Enrico Ruggeri ma con echi meno malinconici. Solo Voltri riporta per un attimo alla frenesia della città, che la salita al Turchino fa subito dimenticare. Lunghezza: 145 km Inizio e termine itinerario: Ovada (AL) Transiti importanti: Tiglieto (GE), Sassello (SV), Varazze (SV) Cartografia: Atlante stradale 1:200.000, meglio carta regionale 1:100.000, il massimo mappe da escursione 1:50.000 o 1:25.000 Vedi anche Ritorno a Monte Beigua 1-2-3-4: dall'uscita dell'autostrada A26 di Ovada (1) si seguono le indicazioni per Genova sulla SS456 "del Turchino", sino a Rossiglione (2), quindi si volta a destra sulla SP41 "di Tiglieto" seguendo le indicazioni per Urbe - Sassello correndo nella valle del torrente Gargazza. La strada è ricca di curve ed ha un manto ben tenuto. A Tiglieto (3) sorge Santa Maria alla Croce, la più antica Abazia Cistercense d'Italia (è scritto proprio così, Abazia), e si nota dalla strada anche un bel ponte medievale. La strada prosegue tortuosa, superando Urbe, ma sempre ben guidabile tra spazi aperti e boschi di castagni: in autunno fare attenzione, è un po' scivolosa per i ricci lasciati dai raccoglitori di castagne. Volendo si può deviare a sinistra al punto (5) seguendo le indicazioni "Monte Beigua - panorama" e "Albarola", altrimenti proseguire sempre per strada "bisciolata" giungendo a Sassello (4) dove, in autunno in particolare, i funghi la fanno da padrone: sia nelle botteghe del paese, secchi o sott'olio, sia lungo la strada, con qualche anziana donna seduta sul ciglio a godersi l'ultimo sole ed a proporre tre-quattro porcini freschi. Sempre, in ogni mese dell'anno, gli amaretti classici, quelli aromatizzati e l'amaro tipico di Sassello. Per pranzare suggeriamo il ristorante "Piccolo Borgo": il gentile gestore è un mototurista.

4-5-6-7: a Sassello (4) abbiamo invertito la marcia: la prima intenzione era di scendere su Albisola per la SS334 attraverso il Colle del Giovo, ma il ristoratore del "Piccolo Borgo" ci ha suggerito il tratto 5-6-7. Si torna quindi al bivio (5) e si svolta a destra per Albarola - Monte Beigua. La strada sale stretta ma sempre asfaltata, dapprima tra i castagni (attenzione in autunno ai ricci delle castagne ed alle foglie morte) e poi tra i faggi, sino a raggiungere la località Prato Rotondo (6) (o Prà Riondo) a 1100m slm dove si può sostare al Rifugio (con ristorante e camere). Qui la strada asfaltata si incontra con il sentiero CAI n°19 "Alta via delle Alpi Liguri". E' possibile, anzi, consigliabile, percorrere poche centinaia di metri del sentiero fino a giungere ad un bivacco con una meravigliosa vista sul Mar Ligure, che dista poche migliaia di metri in linea d'aria: nelle belle giornate si può vedere la punta del dito della Corsica. Si prosegue poi in discesa verso Varazze (7).
VARIANTE DA PROVARE (in blu): scendendo verso Varazze, in località Il Pero seguire le indicazioni per Il Deserto aggirando Varazze nell'entroterra e raggiungendo la costa a Cogoleto.

7-8: a Varazze (7) raggiungere il lungomare e svoltare a sinistra per Genova sulla SS1 "Aurelia", passando per Cogoleto e Arenzano sino ai sobborghi di Genova Voltri (8), quindi svoltare a sinistra seguendo l'indicazione della SS456 per il Passo del Turchino. In pochi km si giunge alla galleria di valico (a sinistra la deviazione per il passo del Faiallo che però riporta verso Urbe). Oltrepassata la galleria si procede verso nord superando Masone e Campo Ligure sino a giungere a Ovada (8), termine itinerario