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  SVIZZERA: LA VALLE DEL RODANO         

Lunghezza: 310 km (escluse le tappe di trasferimento)
Durata:
due-tre giorni per via delle escursioni
Inizio itinerario
: Aosta (AO), raggiungibile via autostrada A5
Transiti: Passo del Gran San Bernardo (3), Forte di Champex (4), Diga Grande Dixence (8), lago sotterraneo di Saint Germain (10), ghiacciaio di Aletsch (11),  Passo del Sempione (13)
Termine Itinerario: Domodossola (VB), si torna a valle via E62 (SS33 del Sempione, quindi autostrada A26 Genova-Gravellona direzione sud)
Cartografia
: atlante stradale 1:200.000.

30 giugno 2007: galleria fotografica della
gita alla Diga de la Grande Dixence

9 agosto 2008: galleria fotografica della
gita al ghiacciaio dell'Aletsch

1-2-3: si parte da Aosta (1), città ben nota che meriterebbe sempre una visita approfondita per apprezzarne i monumenti di varie epoche, dalla preistoria all'era contemporanea. Impegnando la SS27 "del Gran San Bernardo" si procede in direzione nord. Attenzione ai limiti di velocità: in tutta la regione sono presenti in gran numero autovelox e pattuglie della polizia stradale a far rispettare le normative vigenti. A Roisan si segnala la deviazione per Valpelline, Bionaz e la diga di Place Moulin che, benchè da noi visitata in altra occasione, non è stata inserita nell'itinerario, che vuol descrivere la parte svizzera ed è già abbastanza ricco. Superati Etroubles e Saint Oyen, poco prima di Saint Rhémy en Bosses (2) si lascia la nuova SS27/E27 (che ci porterebbe al Traforo) per impegnare la vecchia strada del Passo del Gran San Bernardo (3) 2472m dove arriviamo dopo aver superato una bella serie di tornanti. Qui è d'obbligo la sosta per ammirare il laghetto e per visitare l'Ospizio con l'allevamento dei famosi cani da salvamento alpino.

Il lago del Gran San Bernardo e, in fondo, l'Ospizio

La rampa sud (SS27) della strada del Gran San bernardo

3>>5-6: la E27 permette di giungere rapidamente a Les Valettes (5) e quindi a Martigny (6), ma vi perdete la bella val di Champex con il suo lago...

3-4: lasciato il Passo del Gran San Bernardo (3) si scende nella Val d'Entremont in territorio svizzero, dapprima per circa 6 km sulla vecchia strada a tornanti che poi si ricollega alla nuova strada molto agevole protetta da diverse gallerie paravalanghe, e che dopo il lago artificiale di Toules e Bourg St.Pierre diventa anonima. Giunti a Orsières svoltiamo in direzione di Champex (4), frazione di Orsières che si raggiunge per stretta ma ben tenuta strada tortuosa. La Val Champex corre ad una quota più rilevata rispetto alla Val d'Entremont e la domina: per questo dal 1940 al 1988 è stata sede di una guarnigione dell'esercito svizzero che occupava il Forte di Artiglieria A-46 di Champex-Lac, un complesso completamente scavato nella roccia che presentava le sue bocche da fuoco puntate nella direzione del Gran San Bernardo. Il forte, accessibile dall'ingresso accanto al bel lago di Champex, è visitabile grazie ai volontari della Association Pro Forteresse: le visite, della durata di due ore, sono in francese, inglese e tedesco, ma viene consegnata all'ingresso una mappa con dettagliate descrizioni in italiano.

4-5-6-7: terminata la visita del Forte e/o la passeggiata sul lago di Champex (4), si prosegue per la val di Champex sempre su strada stretta che non permette velleità corsaiole, si scende a Les Valettes (5) dove si riprende la E27 giungendo a Martigny (6). Da qui, la banale strada cantonale 9 ci porta a Sion (7), capoluogo del cantone Vallese, costeggiando il corso del fiume Rodano (Rhône) che nasce dal ghiacciaio omonimo presso il Furkapass (vedere itinerario "I Cinque Passi").

7-8-9: andata e ritorno da Sion (7)(9) per visitare un capolavoro dell'ingegneria edile e idraulica: la Diga de la Grande Dixence (8). Da Sion si seguono le indicazioni per Vex ed Hérémence risalendo il corso del fiume Dixence, fino a vedere l'imponente diga che sbarra la valle e giungere ai suoi piedi dopo ardita salita, trovando il parcheggio, il centro accoglienza visitatori e la funivia che ci può trasportare sino al coronamento della diga, all'altezza di 2365m. La diga, del tipo a gravità, con i suoi 285m di altezza è la più alta d'Europa e permette di invasare circa 400 milioni di metri cubi d'acqua per produzione di energia elettrica. In perfetto stile di oltralpe, la grande opera è visitabile. In Italia una cosa del genere è possibile solo, a che ci risulti, nella centrale elettrica "Luigi Einaudi" di Entracque, in provincia di Cuneo, ma previa prenotazione e limitatamente alla sala macchine. Sulla strada del ritorno, la deviazione per Euseigne permette di ammirare alcune demoiselles coiffèes, piramidi di roccia.

La diga de la Grande Dixence e la Val d'Heremence viste dalla stazione a monte della funivia

9-10: tornati a Sion (9) e proseguendo verso monte, in pochi chilometri si giunge a St. Léonard (10), borgo caratterizzato da una curiosità geologica, il lago sotterraneo più grande d'Europa, con i suoi 200m di lunghezza e 30 di larghezza, visitabile da metà marzo al 1° novembre grazie a barche dal fondo piatto. La sosta richiede, tra l'attesa e la visita vera e propria, un'ora circa.

10-(12)-11-12: si riparte da St. Léonard (10) sempre risalendo la valle del Rodano per la agevole ma anonima cantonale 9: del resto, o questa o l'autostrada, ma se non abbiamo la Vignetta... Si supera Sierre (con la ghiotta possibile deviazione per Crans-Montana, prima o poi ci andremo) giungendo a Visp (e da qui ammirando sia la rampa sud del vecchio traforo della ferrovia del Loetschberg, che la nuova galleria di base, che i rossi trenini della Brig-Visp-Zermatt), si supera anche Brig (12) e, sulla cantonale 19 verso  Münster, si raggiungono Mörel (11) e, volendo fare qualche altro chilometro, Fiesch. Tra Mörel e Fiesch ci sono diverse funivie che permettono di salire di circa mille metri dal fondovalle all'altopiano di Bettmeralp (chiuso a qualsiasi mezzo a motore termico), da dove ammirare lo spettacolare ghiacciaio dell'Aletsch, unico ghiacciaio di tipo himalayano in Europa, caratterizzato dalle striature dovute al trasporto a valle di detriti. La salita da Mörel è la più agevole e permette di scendere a valle anche a piedi per i sentieri, ben segnalati. Volendo da qui si può prendere un'altra funivia che porta ai 2650m di Bettmerhorn, ma occorre (da quanto abbiamo appreso) affrontare un sentiero piuttosto impegnativo. Probabilmente la salita più ardita è quella da Fiesch che porta ai 2927m di Eggishorn, ma il panorama del ghiacciaio da Bettmeralp è già sufficiente per chi è più abituato agli stivali da moto che alle pedule da trekking... Ora, se si vuole si può proseguire verso I Cinque Passi, ma se il tempo stringe dobbiamo tornare a Brig (12) e affrontare il Sempione.

Il ghiacciaio dell'Aletsch visto da Bettmeralp

12-13-14: per chi ha letto (o percorso) I Cinque Passi non c'è "nulla" da dire: da Brig (12) la strada sale agevole dal versante svizzero fino ai 2005m del Passo del Sempione (13), scende poi di oltre mille metri fino al confine italiano presso Iselle, nella stretta Val Divedro e ci porta al termine dell'itinerario, Domodossola (14).

Il passo del Sempione 2005m


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