Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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SCOZIA - raduno internazionale DMD 2013 Anstruther

        

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Mercoledì 12 giugno: Edinburgh-Anstruther - 134 km
Abbiamo dedicato solo una giornata a Edimburgo perché il nostro viaggio ha un altro scopo, ma ricorderemo volentieri la capitale scozzese anche grazie all'unico episodio negativo di tutto il viaggio, assai contrastante con la cordialità scozzese. La mattina sta piovendo e, un po' foschi, prepariamo i bagagli per stivarli: a tal fine spostiamo la motocicletta davanti all'ingresso dell'Ibis per i pochi minuti necessari a caricare borse laterali, bauletto, ammennicoli vari... un metro davanti alla moto inizia il parcheggio a lato marciapiede, e c'è un posto libero. Un'anziana signora su Ford Fiesta vuole parcheggiare, benissimo, solo che si "incaponisce" a voler parcheggiare entrando di punta anziché facendo la classica manovra, ed a suo dire la moto la ostacola. Inutile consigliarle la manovra corretta ed anche offrirci di parcheggiare in sua vece: la vecchiaccia (sicuramente inglese) gracchia le sue minacce di chiamare la polizia e si merita, alla fine, un bel saluto in italiano autentico: Ma vaff....! La cosa deve essere favorevolmente evocativa e propiziatoria: infatti smette di piovere :D

Lasciamo Edimburgo puntando a sud... ma come -direte- ci siete arrivati da sud... eh sì, puntiamo a sud perché abbiamo lasciata incompiuta una visita ad un luogo diventato più famigerato che famoso grazie allo scrittore Dan Brown e così, dopo una decina di miglia, torniamo nel villaggio di Roslin per visitare la Cappella di Rosslyn: teatro delle ultime scene del romanzo "Il codice Da Vinci", il sito ha assunto una popolarità vastissima dal 2003 ma di fatto è un luogo storico sin dal XV secolo, quando un signore del posto, William Sinclair 1° Conte di Caithness, volle erigere la chiesa (non è "solo" una cappella) intitolata a San Matteo Apostolo. Nel corso dei secoli l'edificio ha avuto diverse destinazioni (perfino fienile e stalla) finché a fine '800 la Regina Vittoria, innamoratasi del luogo, ne promosse il restauro. Abbiamo trovato la sistemazione museale invero un po' "confusa": dalla biglietteria si accede alla cappella per la visita esterna ed interna (qui è vietatissimo scattare fotografie), alcuni fogli esplicativi sono posti in corrispondenza delle principali iscrizioni e sculture, poi si rientra nel locale annesso alla biglietteria con diversi pannelli audiovisivi interattivi dove avere notizie dettagliate sui bassorilievi, e quindi c'è lo shop: sarebbe stato più logico mettere gli audiovisivi prima dell'entrata alla cappella... Perché insistiamo sulle iscrizioni? Perché tutto l'interno della cappella è un tripudio di iscrizioni, figure e scene a bassorilievo incise nella roccia dei muri, dai significati esoterici ancora in via di interpretazione, nonché di sculture tra tutte le quali spicca la colonna tortile detta "dell'Apprendista" per una leggenda ad essa legata: il conte Sinclair avrebbe visto durante i suoi viaggi, una bellissima colonna in un tempio remoto e incaricò il suo mastro scultore di farne una simile se non ancor più bella. Lo scultore partì per vedere l'originale e rilevarne dei bozzetti. Durante l'assenza del mastro, il suo apprendista vide la colonna in sogno e ne realizzò una propria versione. Al suo ritorno, il mastro si avvide con sgomento che la colonna del suo apprendista era e sarebbe stata più bella di qualsiasi opera egli stesso avrebbe potuto concepire, e dalla rabbia lo uccise.

Cappella di Rosslyn, lato nord

Dopo la visita da Roslin è venuto il momento di dirigerci verso Anstruther, la sede del raduno DMD di quest'anno. A tal fine dobbiamo ri-attraversare Edimburgo (e passiamo anche accanto al monumento a Sir Walter Scott) attraverso la sua un po' complessa viabilità, ma siamo agevolati seguendo l'indicazione "Forth Road Bridge" per puntare a ovest fino al ponte stradale che scavalca l'estuario del fiume Forth, dal gioco di parole "Firth of Forth". Al di là del ponte, nella piccola penisola di North Queensferry, è d'obbligo una sosta... ed anche se Bian non ama "mettere in piazza" le proprie emozioni, deve ammettere egli stesso che questa era davvero troppo intensa per non lasciarla traboccare. Percorrendo le viuzze di North Queensferry si arriva ad un molo dove, come prima cosa, c'è il più piccolo faro del mondo ancora in funzione (è alto sei metri) con tanto di lanterna a petrolio, diploma di lampista per il turista che la sera vuole accenderlo e custode che accoglie i visitatori nel casotto annesso, con cimeli storici sul traghetto che attraversava il firth quando i ponti non erano ancora stati realizzati. Ma seconda e per niente ultima cosa, si gode una spettacolare vista sul Forth Rail Bridge, il maestoso ponte ferroviario a sbalzo in acciaio inaugurato nel 1890, lungo oltre 2,5 km, dall'altezza del piano del ferro sul mare di 46 m e dall'altezza massima della struttura di 104 m. Il Bian aveva letteralmente consumato la pagina del libro di geografia delle scuole medie dove era pubblicata una foto del ponte e già da allora si chiedeva se l'avesse mai potuto vedere in vita sua... ed adesso era lì, col viso esposto al vento del Fife, a guardare i treni passare come piccoli bruchi sull'imponente opera ingegneristica... eh sì, lacrimuccia...

Il ponte ferroviario sul Firth of Forth

Tra il Firth of Forth ed il Firth of Tay si estende la penisola del Fife, alla cui quasi estremità orientale vi è la cittadina di Anstruther verso la quale siamo diretti. Potremmo infilare la A92 ed arrivarci con relativa facilità, ma abbiamo l'intera giornata a disposizione e quindi preferiamo seguire le strade minori che si sviluppano lungo la costa affiancando il Fife Coastal Path e seguendone quindi le indicazioni, badando a non finire nei sentieri... no, niente di tutto questo, basta tenere il mare a destra e proseguire per i paesini e le colline coltivate a ridosso del Firth of Forth godendo di viste improvvise ed inaspettate ogni volta che si arriva ad un "blind summit".

La costa del Fife

Con tutta calma, intorno alle 16.30 siamo ad Anstruther: identifichiamo l'hotel Craw's Nest dove abbiamo prenotato e, ancor prima di sistemarci in camera, andiamo all'Info-Desk del DMD dove troviamo Helmut, Steve e Findlay. Prima ancora di presentarci, gli ultimi due immaginano già che noi siamo "gli italiani" per il nostro "fashionable wear": i completi OJ Desert fanno la loro sporca figura. Qui riceviamo il kit di benvenuto con badge e porta-badge, depliants sul Fife, spille con il Cardo scozzese, adesivi, tavoletta di mou (scopriremo che è la caramella nazionale) e lattina di aranciata, e ci viene consegnato il programma del raduno dove vediamo che per il tardo pomeriggio è previsto un "meeting near town hall". Ottimo, abbiamo il tempo di sistemarci in camera, darci una rinfrescata e partecipare al meeting di benvenuto. Lasciamo l'hotel vestiti "in borghese" per raggiungere il fronte del porto di Anstruther dove iniziamo la ricerca della town hall insieme al gruppo dei partecipanti spagnoli, che immediatamente ci chiedono notizie di Cepro, l'unico altro partecipante italiano al DMD... gira che ti rigira, arriviamo alla town hall, ma non c'è un bel niente: ci vorrà una buona mezz'oretta per vedere Helmut che si avvicina da est mentre noi ci aggiriamo un po' spaesati sul fronte del porto, ed eccolo redarguirci bonariamente (è il suo carattere, un po' maestrino con i latini, ma è una bravissima persona) ed indicarci che il meeting è presso la town hall di Cellardyke, il paese addossato ad Anstruther... ma dirlo prima, no? ahi ahi, l'efficienza teutonico-inglese non è eccelsa... ci siamo persi il discorso di benvenuto, consoliamoci con una birra.

Anstruther, fronte del porto Town hall di Cellardyke

Più tardi, rientro in hotel e cena. L'Info-Desk del raduno è deserto malgrado il cartello "Open"...

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