Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  FRANCIA 2009: LOZERE, VERCORS E MONT-BLANC         

<<< 5 agosto: le Gorges del Tarn e l'Aven Armand

7 agosto: Vercors, niente moto

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6 agosto: prima la grotta di Dargilan, poi via verso il Vercors - 338 km (16 >> 24)



Bagagli preparati, moto caricata, colazione abbondante e un saluto a Madame Thérése ed allo staff dell'Hotel Le Sully: sono le 10 siamo pronti a trasferirci nel Vercors per la seconda parte di questo viaggio, ma prima di lasciare la Lozére dobbiamo visitare ancora una eccellenza naturale di questa regione, la Grotta di Dargilan, a soli 7 km da Meyrueis, lasciata volutamente per ultima perché visitabilissima anche in abbigliamento da viaggio. Dopo aver visto l'Aven Armand crediamo che poche grotte possano ancora stupire, ma anche Dargilan, la Grotta Rosa riserva un bel colpo d'occhio dall'alto sulla sala principale popolata da una varietà di concrezioni dal caratteristico colore rosso degli ossidi di ferro venati qui e là dal nero del manganese, e dalle imponenti forme drappeggiate della Cascata Pietrificata, fino alla grande stalagmite detta Campanile (Clocher). L'uscita della grotta è distinta dall'ingresso e termina su un balcone che prospetta sulle Gorges del Tarn.

la Grande Salle du Chaos il Clocher Le Gorges del Tarn

(16>>24): alle 12.30 finalmente partiamo per la tappa di trasferimento verso il Vercors: da Meyrueys (16) la ormai nota strada ci porta a Sainte-Enimie (17) dove scendiamo da un versante delle gole del Tarn e risaliamo su quello opposto in direzione di Mende (18), il capoluogo di dipartimento, che superiamo senza necessità di fermarci: è una cittadina di soli 12.000 abitanti, e il suo status amministrativo è corrispondente a un nostro capoluogo di provincia... Le strade si snodano dapprima tra le montagne e poi via via in un paesaggio collinare. A Pradelles (19), dopo un centinaio di km dalla partenza, ci fermiamo per pranzare e poi proseguiamo verso Aubenas (20) nel dipartimento dell'Ardéche... e qui, accidenti a Madame Thérése ed al suo "Etès-vous tombè?"... Siamo su un bel rettilineo lungo, scarsamente trafficato e riasfaltato di fresco, procediamo a velocità codice, sui 90 - 100 km/h, in fondo c'è un bel curvone che piega a sinistra, ma mentre ci avviciniamo ci accorgiamo che l'aspetto dell'asfalto è diverso, sembra velluto... è brecciolino!!! Siamo ancora su asfalto "buono", dietro non c'è nessuno, Bian pinza con l'anteriore per abbassare rapidamente la velocità mentre scala le marce e, appena l'anteriore entra nel brecciolino alto quasi due dita, modula entrambi i freni mentre la moto imbarca e sbanda a zig-zag, alla fine la ruota anteriore scappa via ma siamo quasi fermi, la moto cade sul fianco destro col manubrio girato a sinistra, il paramanubrio salva la leva del freno e la pinna laterale protegge il motore, ma non la carenatura nè il pedale del freno che si piega, noi rotoliamo sull'asfalto e per fortuna l'unico graffio è quello di un palmo della mano di Gege che non indossava i guanti per il caldo, ma gli indumenti tecnici ci hanno ben protetti. Ci rialziamo, constatiamo di stare bene e risolleviamo la moto con l'aiuto di un paio di gentili automobilisti che si sono arrestati per tempo. Non ci sono segnali che indichiano un cantiere di riasfaltatura, solo che la curva non è stata pulita a lavoro concluso: abbiamo rischiato abbastanza. Potremmo sollevare reclamo chiamando la Gendarmerie, ma chissà quanto tempo perderemmo e, visto che non abbiamo danni fisici, decidiamo di ripartire anche se il frenare col posteriore obbliga Bian ad alzare il piede dalla pedalina. Una volta a destinazione raddrizzeremo il pedale grazie ad una pinza a becco di pappagallo ben più prestante di quella di emergenza che ci portiamo dietro. Raggiungiamo quindi il Rodano a Loriol-sur-Drôme (21) e quindi Die (22) all'estremità sud degli altopiani del Vercors. da qui ci mancano ancora una sessantina di km per la nostra destinazione: saliamo per i numerosi tornanti del Col de Rousset (23) ben noto dalle vacanze dell'anno scorso e... inizia a piovigginare, così dobbiamo rallentare ulteriormente perché la strada è piuttosto sporca di foglie e detriti sino a  Saint-Martin... sono le 18 passate quando finalmente arriviamo a Meaudre (24) dove alloggeremo come l'anno scorso all'Hotel La Prairie. La proprietà è cambiata, ma il soggiorno sarà sempre gradevole.

7 agosto: niente moto...

La mattina, la pioggerellina insiste e quando smette, nel primo pomeriggio, il cielo è comunque grigio. In più lo stress della caduta di ieri, una volta finita l'adrenalina, colpisce entrambi, Gege forse ha anche qualche linea di febbre e la farmacia più vicina è ad Autrans: ci rechiamo lì percorrendo qualche km a piedi e poi in autobus, anche per sgranchirci un po' le gambe. La sera Gege sta meglio, ed anche il clima tende a migliorare... forse domani ci dedicheremo ad una nuova digressione ferroviaria, che ci attende da un anno.
 
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