Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  FRANCIA 2009: LOZERE, VERCORS E MONT-BLANC         

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2 agosto: il Cirque de Navacelles e il viadotto di Millau

Lunghezza: 210 km
Inizio e fine itinerario
: Meyrueis
Tappe intermedie:
Navacelles, Viadotto di Millau
Cartografia
: carta regionale Michelin 1:200.000 n°526

Presa come ispirazione la già citata guida "L'Europa in moto" spezziamo il tour Blu dell'Itinerario 2 in due, una metà la percorreremo oggi per dirigerci anche nel dipartimento Midì-Pirénées, mentre l'altra metà la percorreremo domani.

1>>5: Partiti da Meyrueis (1) sulla medesima strada di ieri, oltrepassiamo l'Abîme de Bramabiau fino al bivio del Col de la Sereyrède 1299m già attraversato ieri, da dove puntiamo a sud sulla divertente D48 che con mille curve ci porta al Col du Minier 1264m, al Belvedere de Cravate (da cui si gode di una bellissima vista) e quindi ad Avéze (2), presso Le Vigan, all'incrocio con la D999 che viene oltrepassato procedendo a sud per Montdardier (3) e svoltando per Blandas (4).

Dopo pochi chilometri ci si trova davanti allo spettacolo del cratere profondo 325m del Cirque de Navacelles (5): il fiume Vis, che ha scavato profonde gorges nell'altopiano della Causse Larzac, qui ha dapprima creato un meandro ad aggirare uno sperone roccioso e poi lo ha abbandonato creando una cascata. Ai piedi dello sperone è edificato il piccolo e suggestivo villaggio di Navacelles, completamente circondato dalle pareti del cratere. La strada scende a tornanti fino al fondo e poi ne risale dalla parte opposta. Immaginiamo soltanto che emozione possa essere passare la notte qui, in una delle poche ma accoglienti locande, nel buio completo e nel silenzio di un luogo che è isolato da tutto... prima o poi ci torniamo. Ci aggiriamo per il paese e ci fermiamo per il pranzo.

5>>10: lasciato Navacelles (5) risalendo i bordi del cratere ci ritroviamo sull'altopiano della Causse Larzac e raggiungiamo St-Maurice-Navacelles (6) sulla D25: svoltando a sinistra si percorrerebbero le Gorges du Vis, ma vista l'ora e la strada ancora da percorrere, non indugiamo verso la deviazione (peccato...) e puntiamo sulla nostra prossima tappa. Due lunghi tratti pressoché rettilinei ci portano dapprima a St-Pierre-de-la-Fage (7) e poi a Le Caylar (8) dove per abbreviare la percorrenza infiliamo l'autostrada A75 e la percorriamo dall'uscita 49 alla 47 di La Cavalerie (9): il Bian avrebbe voluto procedere fino all'uscita 45, ma il forte vento unito alla velocità mette a dura prova il collo di Gege, per cui preferiamo uscire... peccato, perché l'intenzione era quella di passare sopra il grande Viadotto di Millau, un'eccezionale opera di ingegneria civile che ha permesso all'autostrada A75 essere completata superando la difficile orografia della zona. Questa grande opera di indubbia eleganza non ha snaturato il paesaggio, ma anzi ha portato grandi vantaggi alla zona: ad esempio l'ha sgravata dal traffico pesante che intasava le strade nazionali e, paradossalmente, è diventata attrattiva turistica e viene tuttola visitata da migliaia di persone, valorizzata com'è da centri informazioni e punti panoramici... questi francesi sanno davvero cavalcare la loro Grandeur, sinceramente un po' li invidiamo per come rendono fruibile il loro territorio. Dall'uscita 47 quindi procediamo per la D999 sino a St-Rome-de-Cernon e quindi sulla D992 verso St-Georges-de-Luzençon (10) dopo il quale il viadotto si mostra in una delle sue diverse viste. Ci fermiamo al centro visite per ammirare il viadotto ma non abbiamo il tempo di visitare anche i vari punti panoramici, mi sa che prima o poi ci torniamo...

10>>12: essendo giunto il tardo pomeriggio, per tornare in hotel in tempo per doccia e cena raggiungiamo Millau, infiliamo la D809 e la D907 per Le Rozier (11) e quindi la spettacolare D996 delle Gorges de la Jonte che ci riporta a Meyrueis (12) per la cena: meno male che, visto il freschino di tutte le sere, abbiamo preferito cenare ancora all'interno, perché in pochi minuti un temporale violentissimo ha costretto i poveri commensali dei tavoli all'aperto a riparare nel locale, perché gli ombrelloni si sono inzuppati in pochi secondi...

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