Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  I COLLI DI SAN FERMO (BG) E
IL PASSO DEI TRE TERMINI (BS)
        

Tra lago Sebino e Franciacorta, un itinerario che congiunge la val Cavallina con la Val Trompia (ma deviamo prima di arrivarci) passando dai colli alle torbiere.
Il punto di partenza, Borgo di Terzo, è a 16 km dal casello autostradale di Seriate sulla A4, il punto di arrivo a 10 km dal casello di Ospitaletto, sempre sulla A4; entrambi i caselli sono tra Bergamo e Brescia.

Lunghezza: 60 km (escluse le tappe di trasferimento)
Inizio itinerario
: Borgo di Terzo (BG)
Transito:
Sarnico (BG), Iseo (BS)
Termine itinerario
: Gussago (BS)
Cartografia
: Atlante stradale 1:200.000

LA GALLERIA FOTOGRAFICA

 

1-2-3: Se si proviene da sud sulla SS42, appena oltrepassato il paese di Borgo di Terzo (1) si incontra il bivio per Grone e da qui si seguono le indicazioni per i Colli di San Fermo. La strada SP79 ci accoglie subito con una sequenza di otto tornanti in 600 metri con una pendenza del 17% e quindi procede per un paesaggio "svizzero" salendo per alcune frazioni, regalando (se la giornata è limpida) diverse viste sulla pianura padana, fino a giungere al 1075m del colle vero e proprio, in località Colli di San Fermo (2).

Otto tornanti in seicento metri... pendenza 17%

Il nastro di asfalto continua a seguire le curve di livello dei colli, questa volta in discesa, passando per Adrara San Rocco, Adrara San Martino e giungendo a Sarnico (3), il paese all'estremità inferiore del lago Sebino, dove il fiume Oglio prosegue il suo corso. Il paese merita la passeggiata sul lungolago.

la SP79 dei Colli di San Fermo

3-4: lasciata Sarnico (3) si prosegue costeggiando il lago Sebino in direzione di Iseo, attraversando la zona più turistica, sede di diversi campeggi, transitando per Clusane, "il paese della tinca al forno" (a chi piace la tinca: per noi, sa di fango...) e passando accanto alla Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, una zona umida soggetta a tutela paesaggistica e naturalistica per le sue caratteristiche geologiche, idrografiche, botaniche e zoologiche. Superata la torbiera si giunge ad Iseo (4), la cittadina che dà il nome comune al lago Sebino, più conosciuto appunto come Lago d'Iseo. Anche qui la sosta è consigliata per passeggiare sul lungolago, ammirare le variopinte case di piazza Garibaldi e magari gustare qualcosa nei locali davanti all'imbarcadero. Attenzione a dove parcheggiate la moto:  l'amministrazione comunale di Iseo, forse stufa di avere il lungolago intasato dalle moto, forse desiderosa di far cassa, ha aperto un parcheggio a pagamento per le motociclette alla rotonda di via della Repubblica, canonico punto d'ingresso al porto ed al centro storico, parcheggio ben segnalato sin da fuori paese (uomo avvisato...), fortunatamente a prezzi "umani", 2€ per due ore, 4€ mezza giornata. NON conviene parcheggiare "alla motociclistica", dove si trova posto per strada: i vigili passano frequentemente e multano... Comunque se si entra sul lungolago dalla parte dell'Ospedale (via Martiri della Libertà) si trova un parcheggio moto gratuito.

il Sebino visto dal lungolago di Iseo

Iseo, piazza Garibaldi

4-5: Ripartiti da Iseo (4), non si può mancare all'appuntamento con la SP48 del Passo dei Tre Termini, per San Giovanni Polaveno, se non altro per l'eccezionale panorama che si gode dal ristorante "Il Ginepro" (5) sull'intero lago (peccato per i tralicci dell'alta tensione che rovinano la vista a nord), con le famose torbiere ben visibili a sud.

5-6-7: la SP48 è molto curvaiola e corsaiola, infatti come sempre si incontrano molti smanettoni del luogo. Non è costellata di autovelox però ce ne sono due ben visibili, arancioni, proprio poco dopo dopo il Ginepro (5), tarati a 90 km/h. Siamo d'accordo su questo uso intelligente: la velocità massima consentita è consona alla strada e soltanto chi vuole esagerare viene punito. Si raggiunge il Passo dei Tre Termini (6) a 700m di altezza e si scende con un paio di belle curve a San Giovanni Polaveno (7)

7-8: superato San Giovanni Polaveno (e qui ci sono un paio di autovelox tarati a 50 km/h) si può proseguire per la SP48 fino a scendere a Gardone Val Trompia, ma suggeriamo di deviare per Brione e Gussago sulla SP10, anche qui con diversi tornanti di cui due serrati in meno di 50 m. Giunti a Gussago (8) si possono seguire le indicazioni della Strada del Vino di Franciacorta, tra vigneti, cantine, cascine ristrutturate e ville niente male...


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